Nuova Riveduta:

Genesi 7:13

In quello stesso giorno Noè, Sem, Cam e Iafet, figli di Noè, la moglie di Noè e le tre mogli dei suoi figli entrarono con loro nell'arca:

C.E.I.:

Genesi 7:13

In quello stesso giorno entrò nell'arca Noè con i figli Sem, Cam e Iafet, la moglie di Noè, le tre mogli dei suoi tre figli:

Nuova Diodati:

Genesi 7:13

In quello stesso giorno entrarono nell'arca Noè e i figli di Noè, Sem, Cam e Jafet, e la moglie di Noè e le tre mogli dei suoi figli con loro;

Riveduta 2020:

Genesi 7:13

In quello stesso giorno, Noè, Sem, Cam e Iafet, figli di Noè, la moglie di Noè e le tre mogli dei suoi figli con loro entrarono nell'arca:

La Parola è Vita:

Genesi 7:13

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 7:13

In quello stesso giorno, Noè, Sem, Cam e Jafet, figliuoli di Noè, la moglie di Noè e le tre mogli dei suoi figliuoli con loro, entrarono nell'arca:

Ricciotti:

Genesi 7:13

In quello stesso giorno entrò Noè con Sem, Cam e Iafet suoi figli, la moglie sua e le tre mogli de' figli suoi con loro, nell'arca;

Tintori:

Genesi 7:13

In quello stesso giorno Noè e Sem e Cam e Iafet, suoi figlioli, la sua moglie e le tre mogli dei suoi figlioli entrarono nell'arca,

Martini:

Genesi 7:13

In quello stesso dì entrò Noè, e Sem, e Cham, e Japheth suoi figliuoli, la moglie di lui, e le mogli de' suoi figliuoli con essi nella arca.

Diodati:

Genesi 7:13

In quel giorno stesso Noè entrò nell'Arca, insieme con Sem, Cam e Iafet, suoi figliuoli, e con la sua moglie, e con le tre mogli de' suoi figliuoli.

Commentario abbreviato:

Genesi 7:13

Versetti 13-16

Le bestie feroci furono rese miti e addomesticate, ma, quando tutto finì, esse ritornarono come prima poiché la loro permanenza nell'arca non modificò la loro natura. Nella chiesa gli ipocriti, che solo all'apparenza si conformano alle leggi di quell'arca, rimangono comunque sempre tali e prima o poi si mostreranno come essi sono veramente. Dio continuò a prendersi cura di Noè e gli chiuse la porta dell'arca, per proteggerlo, salvarlo e tenere fuori tutti gli altri per sempre. Come questo avvenne, Dio non si è compiaciuto di rendercelo noto. La sicurezza di Noè dentro l'arca combacia abbastanza bene col nostro dovere e privilegio di seguire il Vangelo. L'apostolo la paragona al battesimo cristiano, 1Pie 3:20,21. Osservate quindi, e ciò è un nostro grande dovere, ubbidire alla chiamata del Vangelo, per mezzo di una fede viva in Cristo per entrare in quella salvezza di cui Dio ha fornito i mezzi ai poveri peccatori. Coloro che entrano nell'arca, devono portare con loro, quanto più possono, buoni insegnamenti, persuasioni ed esempi. C'è abbastanza spazio in Cristo per tutti. Dio pose Adamo in paradiso ma non lo chiuse dentro perciò lo mandò via, ma quando Dio mise Noè nell'arca e così quando Egli porta un'anima a Cristo, la salvezza è assicurata: non è per nostra forza, ma per mano del Mediatore. Ma quella porta di misericordia sarà chiusa un giorno a coloro a cui adesso viene mostrata aperta. Ed il Signore dice: "Bussate e vi sarà aperto", Lu 13:25.

Riferimenti incrociati:

Genesi 7:13

Ge 7:1,7-9; 6:18; Eb 11:7; 1P 3:20; 2P 2:5
Ge 5:32; 6:10; 9:18,19; 10:1,2,6,21; 1Cron 1:4-28

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